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giovedì 11 novembre 2010

Margotta


Questa tecnica è l'inverso della propaggine. Mentre in quest'ultima si porta il ramo a terra, nella margotta si porta la terra al ramo.
Per fare la margotta classica bisogna incidere la corteccia del ramo tutto in tondo in due linee parallele. Attenzione sempre a non andare più a fondo della corteccia.
Si fa poi un taglio ad unire le due linee parallele e partendo da quello si toglie la porzione di corteccia intaccata.
Dopodichè basta mettere del terriccio universale(meglio se si ha anche del muschio mescolato assieme, oppure la perlite è un'altro ottimo elemento da unire al terriccio) in un sacchettino ed avvolgerlo attorno al taglio in modo che aderisca e chiudere il tutto con il fil di ferro plasticato o comunque lacci in plastica che facciano una buona tenuta senza cedere.
L'anno dopo avrete un ramo perfettamente radicato che potrete tagliare sotto le radici e avrete una pianta nuova.
Questa tecnica è perfetta per piante legnose e di difficile radicazione e vi permette di avere piante nuove già sviluppate e in la con gli anni e con una considerevole grandezza del fusto.
Le piante meno adatte a questa tecnica sono le conifere che difficilmente radicano per margotta.

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