Anche la pratica della semina è utilizzata principalmente per alcuni tipi di piante grasse, come per esempio mesembriantemi e cactacee, e da grandissima soddisfazione, e poi seguire fin dall’inizio la crescita di una piantina permette di conoscere più da vicino alcune caratteristiche dei vegetali.
I semi
Sappiamo che i semi sono contenuti in un frutto, e anche i minuscoli semi delle piante grasse sono contenuti all’interno di frutti, in numeri variabili da poche unità fino a 3.000 o 4.000 semi di alcune specie.
A parte rare eccezioni questi semi sono piccolissimi e mantengono la loro terminabilità per anni, anche se è consigliabile non conservarli oltre gli 1-2 anni.
Come e quando seminare
Condizione fondamentale per la riuscita della semina è il calore, sia del terreno che dell’ambiente. La temperatura del terreno deve essere compresa tra un minimo d 16 °C ed un massimo di 20-22 °C, quindi è necessaria una cassetta da semina con riscaldamento artificale, comunemente reperibili in commercio. In caso non sia disponibile la cassetta riscaldata sarà necessario attendere la primavera per seminare.
A seconda della quantità di semi si sceglierà di seminare in cassette o vasi (almeno di una decina di cm di diametro) ed è bene segnalare con un cartellino tipo di semi e data di interramento.
Sul fondo del contenitore, dopo aver messo il solito coccio per drenare l’acqua, si pone della ghiaia fine per circa 1 cm di spessore; sopra poi si versa il terriccio da semina fino ad arrivare poco sotto all’orlo del contenitore.
A questo punto si semina: i semi molto piccoli non devono essere interrati, mentre quelli più grandi (ad esempio quelli di opunzia) vanno spinti leggermente sotto terra.
Infine si pone un pezzo di vetro o di plastica trasparente sul vaso.
Il vaso va sistemato in una zona calda ma al riparo dalla luce diretta. Se l’operazione è andata a buon fine, nel giro di due o tre settimane spunteranno le nuove piantine.
Ogni tanto è bene rimuovere il vetro e la plastica per pulirlo e togliere la condensa; l’aerazione non è necessaria finchè non si vedono spuntare i primi germogli verdi, solo allora terremo il contenitore coperto a metà, e poi con il crescere delle piante potremo toglierlo definitivamente.
Per il trapianto è bene attendere che le nuove piantine siano abbastanza robuste da sopportare un travaso.
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