I significati simbolici legati alle corolle dell'ibisco sono numerosi e tutti poco gradevoli: "violenza" per l'ibisco di color viola, "rifiuto d'amore" per le corolle variegate, "ferita del cuore" per il rosso ibisco tropicale.
Storia.
Questo dicono gli antichi testi del linguaggio floreale, anche se, in realtà, l'ibisco è pianta assai apprezzata ed amata per la bellezza delle corolle e la generosità della fioritura Il nome scientifico Hibiscus deriva probabilmente da "ibis", nome di un uccello che vive presso le paludi e si nutre, o almeno così anticamente si riteneva, delle specie di ibisco che crescono preferibilmente presso l'acqua.
Descrizione.
La famiglia: Malvacee.
Il genere comprende circa 200 specie.
L'origine: regioni tropicali e subtropicali d'Asia, Africa, Australia e Nuova Zelanda.
L'aspetto: erbacee annuali o perenni, arbusti o alberi.
Le foglie alterne, intere, palmate, hanno bordi seghettati o dentati; il colore è verde in varie tonalità.
I fiori grandi, di breve durata, hanno forma campanulata e sono composti di 5 petali sovrapposti alla base; il colore, sempre molto vistoso e intenso, varia dal bianco al giallo, al rosa, al rosso in varie sfumature e con variegature contrastanti.
La fioritura avviene in estate.
L'utilizzazione: per la decorazione del giardino e del balcone, coltivando in piena terra o in grandi cassette (profondità 60 cm e larghezza 50 cm).
La famiglia: Malvacee.
Il genere comprende circa 200 specie.
L'origine: regioni tropicali e subtropicali d'Asia, Africa, Australia e Nuova Zelanda.
L'aspetto: erbacee annuali o perenni, arbusti o alberi.
Le foglie alterne, intere, palmate, hanno bordi seghettati o dentati; il colore è verde in varie tonalità.
I fiori grandi, di breve durata, hanno forma campanulata e sono composti di 5 petali sovrapposti alla base; il colore, sempre molto vistoso e intenso, varia dal bianco al giallo, al rosa, al rosso in varie sfumature e con variegature contrastanti.
La fioritura avviene in estate.
L'utilizzazione: per la decorazione del giardino e del balcone, coltivando in piena terra o in grandi cassette (profondità 60 cm e larghezza 50 cm).
Esigenze e cure.
L'esposizione: in pieno sole.
Il terreno deve essere permeabile, misto a 1/3 di sabbia e 1/3 di torba, ben concimato.
La coltivazione dell'ibisco non presenta difficoltà se si osservano alcune norme abbastanza semplici che possiamo così riassumere:
- le annaffiature debbono essere piuttosto abbondanti, soprattutto nel periodo che precede la fioritura e durante l'emissione delle corolle
- la protezione invernale: le specie che non sopportano all'aperto i freddi inverni dell'Italia settentrionale debbono essere coltivate in vaso, ritirate a fine autunno in locale non freddo (a temperatura non inferiore a 12°), luminoso e poco annaffiate
- la potatura: le specie arbustive nella fase giovanile, quando non sono ancora ben legnificate, debbono essere potate ogni primavera per favorire una folta ramificazione dei cespugli; in particolare l'H. Rosa sinensis, a fioritura ultimata, deve essere ripulito del legno secco, dei piccoli rami malformati e leggermente potato accorciando di pochi centimetri ogni ramificazione; l'H. Syriacus invece esige una potatura energica in febbraio ed è pianta che sopporta tanto bene i frequenti tagli da poter essere impiegata con successo per la formazione di siepi.
L'esposizione: in pieno sole.
Il terreno deve essere permeabile, misto a 1/3 di sabbia e 1/3 di torba, ben concimato.
La coltivazione dell'ibisco non presenta difficoltà se si osservano alcune norme abbastanza semplici che possiamo così riassumere:
- le annaffiature debbono essere piuttosto abbondanti, soprattutto nel periodo che precede la fioritura e durante l'emissione delle corolle
- la protezione invernale: le specie che non sopportano all'aperto i freddi inverni dell'Italia settentrionale debbono essere coltivate in vaso, ritirate a fine autunno in locale non freddo (a temperatura non inferiore a 12°), luminoso e poco annaffiate
- la potatura: le specie arbustive nella fase giovanile, quando non sono ancora ben legnificate, debbono essere potate ogni primavera per favorire una folta ramificazione dei cespugli; in particolare l'H. Rosa sinensis, a fioritura ultimata, deve essere ripulito del legno secco, dei piccoli rami malformati e leggermente potato accorciando di pochi centimetri ogni ramificazione; l'H. Syriacus invece esige una potatura energica in febbraio ed è pianta che sopporta tanto bene i frequenti tagli da poter essere impiegata con successo per la formazione di siepi.
Piantagione.
La piantagione si esegue in primavera o in autunno.
Moltiplicazione.
La moltiplicazione le specie annuali si seminano in aprile in lettorino e si mettono a dimora in maggio; le specie erbacee perenni si riproducono per divisione dei cespi in primavera; le specie arbustive o arboree si moltiplicano per talea semilegnosa o erbacea in aprile o in agosto, facendo radicare in sabbia, al caldo.
La moltiplicazione le specie annuali si seminano in aprile in lettorino e si mettono a dimora in maggio; le specie erbacee perenni si riproducono per divisione dei cespi in primavera; le specie arbustive o arboree si moltiplicano per talea semilegnosa o erbacea in aprile o in agosto, facendo radicare in sabbia, al caldo.
Concimazione.
La concimazione deve essere sempre abbondante e si effettua, inizialmente, unendo al terreno fertilizzante di tipo organico con un buon anticipo sulla data di piantagione; in seguito, durante il periodo vegetativo, è consigliabile somministrare ogni 15 giorni estratto di alghe o un fertilizzante minerale completo; se gli esemplari sono ancora piccoli o la vegetazione delle specie arbustive è appena iniziata, giovano irrorazioni settimanali con stimolante ormonico (5 gocce per ogni litro d'acqua).
La concimazione deve essere sempre abbondante e si effettua, inizialmente, unendo al terreno fertilizzante di tipo organico con un buon anticipo sulla data di piantagione; in seguito, durante il periodo vegetativo, è consigliabile somministrare ogni 15 giorni estratto di alghe o un fertilizzante minerale completo; se gli esemplari sono ancora piccoli o la vegetazione delle specie arbustive è appena iniziata, giovano irrorazioni settimanali con stimolante ormonico (5 gocce per ogni litro d'acqua).
Gli ibischi utilizzati nel giardinaggio per la decorazione del giardino e del terrazzo possono essere suddivisi secondo il comportamento (annuale o perenne) e le caratteristiche (erbacea o arbustiva) nei seguenti gruppi:
specie annuali
- H. Trionum: alta 80 cm, fiorisce da giugno a settembre; le sue corolle gialle con il centro bruno-porpora, durano pochissimo, tanto che a mezzogiorno accennano già a chiudersi; è una pianta molto rustica, che talvolta si riproduce spontaneamente grazie ai semi che cadono sul terreno.
Normalmente la fioritura dura da giugno a ottobre e le corolle, che hanno un diametro di circa 10 cm, sono rosso vivo, vellutate, con stami e pistillo molto evidenti, spesso in colore contrastante.Esistono ibridi e varietà anche a petali doppi, oppure con fiori di vari colori
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