venerdì 29 ottobre 2010
martedì 26 ottobre 2010
Perché si innesta
Innesto
La tecnica dell'innesto ha origini molto antiche, se ne trovano testimonianze in alcuni scritti cinesi che risalgono anche a 5.000-6.000 anni prima della nascita di Cristo. Era conosciuta dai Fenici e dagli Egizi, e i romani ce ne hanno lasciato descrizioni particolareggiate in diverse opere dedicate alle tecniche agricole (Catone, Varrone e Columella).Nel corso della storia vi sono state epoche in cui questa tecnica è regredita, per poi ritrovare un largo impiego soprattutto in viticoltura come rimedio alla distruzione di interi vigneti da parte della fillossera. Purtroppo in questi ultimi decenni, con la diminuzione della percentuale di popolazione impegnata in agricoltura, e con una sorta di specializzazione anche in questo settore, si sta perdendo quella manualità e pratica dell'innesto che era ancora comune presso i nostri nonni.
Perché si innesta
Lo scopo dell'innesto è quello di poter riprodurre una pianta mantenendone tutte le caratteristiche. La riproduzione per seme infatti non permette questo perché la nuova pianta raccoglie in sè caratteristiche del patrimonio genetico del padre e della madre, in quanto si tratta di una riproduzione sessuata, per impollinazione. La riproduzione sessuata è il meccanismo che ha dato origine alla grande diversità biologica che incontriamo in natura. E' questo il meccanismo che ha permesso alle diverse specie di adattarsi a situazioni climatiche e ambientali differenti e ci ha consegnato un patrimonio così vasto e multiforme di varietà frutticole.Le piante nate da seme sono dette semenzali, e a loro onore va sfatata la diceria che non portano frutto. Spesso hanno tempi di fruttificazione (messa a frutto) lunghi e producono frutti di scarse dimensioni o scadenti caratteristiche organolettiche, ma anche la prima Golden era un semenzale scoperto casualmente da Anderson H. Mullins nella sua fattoria di Clay West in Virginia (USA) attorno al 1890. Trattandosi praticamente di incroci per libera impollinazione, i soggetti che nascono hanno caratteristiche sconosciute fin quando non iniziano a fruttificare.
Se abbiamo bisogno di mantenere inalterate le caratteristiche di una pianta dobbiamo quindi ricorrere a una metodologia di riproduzione non sessuata. Una di queste tecniche è appunto l'innesto. Vanno poi ricordate altre metodologie che però hanno scarso interesse in frutticoltura perché permettono di ottenere soggetti normalmente più deboli: la talea, la margotta, il pollone radicale, ecc.
Cosa è l'innesto
La pratica dell'innesto consiste nell'unione delle parti di due piante, in modo tale che si saldino consentendo loro una crescita come se si trattasse di un'unica pianta. Essa deve essere nata dall'osservazione della saldatura naturale di due rami, cioè di un innesto per approssimazione, fenomeno che è possibile osservare in natura.La pianta che fornisce l'apparato radicale viene chiamata portinnesto, la parte dell'altra pianta che andrà a costituire la chioma del nuovo soggetto viene chiata marza. Nell'innesto si uniscono portinnesto e marza in modo che i tessuti cambiali (il cambio è quella fascia sottile di tessuto che genera verso l'esterno la corteccia, e verso l'interno il legno) combacino perfettamente, in quanto questi sono in grado ci cicatrizzare le ferite ripristinando la circolazione della linfa.
Perchè la saldatura tra i tessuti dei due soggetti sia duratura nel tempo, e non si abbiano dei rigetti, occorre che vi sia affinità tra portinnesto e marza. Normalmente piante della stessa specie sono affini. L'esperienza maturata nei secoli, e in particolare negli ultimi decenni con la ricerca di nuovi portinnesti, ha permesso di individuare i soggetti più promettenti per ogni specie e per i diversi tipi di terreni.
Fruttifero | Portinnesto | Caratteristiche |
Melo | Franco | molto vigoroso, oggi scarsamente utilizzato |
M27; M9; N26 | deboli | |
MM106; M7; M4 | medio vigore | |
MM111; M25; M109 | vigorosi, adatti per varietà spur. MM111 conferisce resistenza all'afide lanigero e per questo è spesso usato in agricoltura biologica | |
Pero | Franco | molto vigoroso |
Cotogno | poco vigoroso, aticipa la produzione e ne migliora la qualità, ma non tutte le varietà di pero sono affini | |
cloni di Cotogno Malling Quince | aumentano la resistenza al calcare | |
Cotogno | Franco | conferisce molta vigoria |
Biancospisno | aumenta la resistenza al calcare e alla siccità | |
Azzeruolo | aumenta la resistenza al calcare | |
Nespolo del Giappone | Franco | è il più usato |
Cotogno | resistenza al freddo, anticipa l'entrata in produzione | |
Pesco | Franco | è il più usato |
Mandorlo | qualche problema di affinità | |
Susino | per terreni umidi e compatti | |
Albicocco | buona resistenza a nematodi | |
Ciliegio dolce | Franco | entrata in produzione tardiva, grossa taglia della pianta |
Ciliegio acido | taglia limitata della pianta, anticipa l'entrata in produzione, migliora l'adattabilità ai terreni sfavorevoli | |
Megaleppo | per terreni asciutti e poco irrigati | |
Ciliegio acido - amarena | Franco | |
Franco di Ciliegio dolce | elimina la formazione di polloni | |
Megaleppo | per terreni asciutti e poco irrigati | |
Susino | Mirabolano | buona adattabilità ai terreni calcarei, è il più usato |
S. Giuliano | riduce le dimensioni della pianta, provoca anticipo di produzione | |
Marianna GF 8/1 | adattabilità a tutti i tipi di terreni | |
Mandorlo | Franco | resiste bene alla siccità ma non all'umidità, poco resistente al marciume radicale, è il più usato |
Pesco | vigoroso, anticipa l'entrata in produzione, molto usato | |
Susino | dà buoni risultati | |
ibrido Pesco x Mandorlo | è il più promettente | |
Albicocco | Franco | è il più usato, crescita lenta e tardiva entrata in produzione, buono per terreni poveri |
Mirabolano | crescita rapida, buon adattamento ai diversi tipi di terreno, problemi di affinità, poca risistenza al freddo | |
Pesco | resiste bene alla siccità | |
Arancio,Mandorino, Limone, Pompelmo | Arancio amaro | poco resistente a gravi malattie |
Arancio dolce | buona resistenza alla siccità e ai climi aridi in genere, sensibile ad alcune gravi malattie | |
Mandarino Cleopatra | buona resistenza alle malattie (eccezion fatta per la gommosi), buona resistenza al freddo | |
Poncirus trifoliata | buona resistenza alle malattie (eccezion fatta per l'exocortite), ottima resistenza al freddo | |
Citrange | ottime caratteristiche generali | |
Limone selvatico | sensibile al freddo, poco longevo | |
Noce | Franco | è il più usato, non gradisce terreni salini |
Juglans nigra | resiste al freddo, innestato all'apice produce legno pregiatissimo | |
Juglans cinerea | molto resistente | |
Juglans sieboldi | molto resistente | |
Castagno | Franco | molto sensibile alle malattie |
Castagno cinese | resiste bene alle malattie | |
Castagno giapponese | discreta resistenza alle malattie | |
Kaki | Franco | non resiste al freddo nè alle malattie, sconsigliato |
Diospyros lotus | buona resistenza al freddo e alla siccità |
Nota: con il termine Franco si indica un semenzale della stessa specie usato come portinnesto
Un altro aspetto da essenziale per la riuscita di un innesto è l'epoca. Perché possa formarsi il callo di saldatura tra i tessuti del portinnesto e della marzo occorre che il portinnesto sia in fase vegetativa. Ogni tipo di innesto ha una sua epoca di esecuzione legata a diversi fattori, quali temperatura, umidità, ecc.
Occorre poi fare attenzione alla polarità, cioè all'orientamento della marza. Deve essere mantenuto l'orientamento della marza come era nel ramo da cui è stata prelevata. I vasi che permettono il flusso della linfa hanno infatti una direzione di scorrimento. Se posizioniamo la marza capovolta la linfa portata dal portinnesto non riesce a scorrere nella marza che quindi muore.
Tipi di innesto
Normalmente si distinguono due grandi categorie di innesti, quelli a marza e quelli a gemma.Negli innesti a marza si utilizza una porzione di ramo della varietà che si vuole riprodurre, mentre in quelli a gemma si utilizza solo una gemma con una porzione di corteccia. Gli innesti a marza possono essere effettuali anche su piante adulte, per cambiare ad esempio la varietà o per avere più varietà sulla stessa pianta. Gli innesti a gemma richiedono invece materiale giovane perchè la corteccia deve essere flessibile.
I principali innesti a marza sono:
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- innesto a spacco pieno
- innesto a spacco laterale
- innesto a sella o cavallo
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- innesto a corona
- innesto a becco di luccio
I principali innesti a gemma sono:
- innesto a scudetto- innesto a maiorchina
- innesto a pezza
- innesto ad anello o zufolo
Coltivare l'orto: seminare, trapiantare e raccogliere
Coltivare l'orto: seminare, trapiantare e raccogliere
Seminare in primavera - Seminare in estate - Seminare in autunno- inverno
Quando seminare
Semine di primavera
I vecchi ortolani generalmente seminavano in luna calante la maggior parte degli ortaggi secondo il calendario riportato più sotto. Riservavano al periodo della luna crescente tutte le verdure da taglio (cicorie, biete, coste ecc.) mentre ritenevano indifferente la luna per la semina di fagioli, cornetti, piselli, ecc. Naturalmente il calendario delle semine è in stretto rapporto con l'andamento del tempo meteorologico: caldo o freddo, secco o pivoso, per cui a volte si può seminare già a fine gennaio, altre volte bisogna aspettare fine febbraio se non marzo.
Dopo i lavori preparatori, dissodamento del terreno, concimazione, livellamento, l'orto viene diviso in porzioni o aiuole. In questo caso bisogna disporre le aiuole in modo da limitare al massimo le zone d'ombra ebisogna anche praticare la rotazione delle colture evitando di coltivare gli stessi prodotti sulle medesime porzioni di terreno.
Un'altra tecnica di coltivazione, utile soprattutto quando l'orto è di ridotte dimensioni, è la consociazione cioè la coltivazione, nella stessa aiuola, di due o più prodotti che devono avere le medesime esigenze di calore e luce, di composizione del terreno ma anche caratteristiche contrastanti (nell'esempio il sedano convive con la lattuga).
Alcuni esempi di consociazione: con le cipolle si possono coltivare anche i pomodori, il sedano o le lattughe; con i pomodori si possono coltivare, fagiolini, ravanelli, finocchi; con il sedano possono coesistere lattuga, cipolla, pisello, spinacio, aglio e ravanello e con il ravanello l'aglio, la lattuga, la carota. Maggiori esempi di consociazione nella allegata.
25-31 dicembre
7-15 gennaio
verdure da taglio e leguminose
Semina su letto caldo o coperto con PVC: sedano, pomodori, melanzane, basilico
Trapianto: bulbi di cipolla, aglio
Semina a piena terra: piselli, fave
23-30 gennaio
6-14 febbraio
verdure da taglio e leguminose
Semina su letto caldo o coperto con PVC: sedano, pomodori, melanzane, basilico, cavoli estivi, meloni, cetrioli,zucchine, ravanelli, peperoni
Trapianto: bulbi di cipolla, aglio
Semina a piena terra: piselli, fave, biete, rape, spinaci, lattughe, rucola, carote, ravanelli
25-31 dicembre | 7-15 gennaio |
verdure da taglio e leguminose | Semina su letto caldo o coperto con PVC: sedano, pomodori, melanzane, basilico |
23-30 gennaio | 6-14 febbraio |
verdure da taglio e leguminose | Semina su letto caldo o coperto con PVC: sedano, pomodori, melanzane, basilico, cavoli estivi, meloni, cetrioli,zucchine, ravanelli, peperoni |
Ai primi raggi di sole e ai primi tepori di marzo germogliano nell'orto i lamponi, le more, il ribes e il rabarbaro.
Rinverdiscono, accanto alla salvia e al rosmarino, anche le nostre piante aromatiche: erba cipollina, timo, origano e finocchio selvatico.
Se avete seminato alla luna di febbraio proteggendo la semina con i fogli di PVC, verso fine marzo avrete l'insalatina, la valeriana, i primi rapanelli, saranno nati i vari cultivar di pomidoro, l'aglio sarà germogliato e così le cornette e i fagiolini.
22-28 febbraio
7-15 marzo
verdure da taglio e leguminose
Semina su letto caldo o coperto con PVC: peperoni, cavoli estivi, zucchini, sedano, pomodori, melanzane
Trapianto: bulbi di cipolla
Semina a piena terra: piselli, fave, biete, prezzemolo, pomodori, zucche, cicorie, porri, zucchini, valeriana, patate, rape, spinaci, lattughe, rucola, carote, ravanelli
23-30 marzo
6-14 aprile
verdure da taglio e leguminose
Semina in vivaio o semenzaio: peperoni, cavoli, sedano, pomodori, cavolfiori, porri
Trapianto: pomodori, cavoli
Semina a piena terra: cipolle, piselli, fave, biete, prezzemolo, pomodori, zucche, cicorie, porri, zucchini, valeriana, patate, rape, spinaci, lattughe, rucola, carote, ravanelli, meloni, cetrioli, fagioli, indivia, basilico, scarola, fagiolini
22-28 febbraio | 7-15 marzo |
verdure da taglio e leguminose | Semina su letto caldo o coperto con PVC: peperoni, cavoli estivi, zucchini, sedano, pomodori, melanzane |
23-30 marzo | 6-14 aprile |
verdure da taglio e leguminose | Semina in vivaio o semenzaio: peperoni, cavoli, sedano, pomodori, cavolfiori, porri |
A fine aprile il nostro orto è uscito dal periodo delle prime semine e del risveglio della natura. Il momento dei trapianti, della crescita di legumi, zucchine, insalate è giunto.I piccoli arbusti da frutto sono in fioritura e compaiono i piccoli frutti.
21-28 aprile
6-14 maggio
verdure da taglio e leguminose
Semina in vivaio o semenzaio: lattughe, cavoli, sedano
Trapianto: pomodori, peperoni, sedano, cavoli, melanzane
Semina a piena terra: biete, prezzemolo, zucche, cicorie, zucchine, spinaci, lattughe, rucola, carote, meloni, cetrioli, fagioli, basilico, scarola, fagiolini
21-28 aprile | 6-14 maggio |
verdure da taglio e leguminose | Semina in vivaio o semenzaio: lattughe, cavoli, sedano |
A fine maggio il nostro orto incomincia a darci lattughe, legumi, zucchine, i piccoli frutti da cespuglio, altri vegetali, come i pomodori, sono in forte crescita e compaiono i frutti che tra poco inizieremo a raccogliere.
Semine in estate
Il nostro orto, all'arrivo dell'estate, è in pieno sviluppo; si raccolgono le lattughe, i piselli, presto fagiolini e cornetti, gli zucchini, e noi siamo impegnati soprattutto nella legatura dei pomodori, nelle risemine, nell'irrigazione, nelle bagnature con poltiglia bordolese. Anche in estate ci sono prodotti da seminare per il periodo autunno-invernale.
20-27 maggio
4-12 giugno
verdure da taglio e leguminose
Semina in vivaio o semenzaio: cavoli, sedano
Trapianto: peperoni, sedano, melanzane
Semina a piena terra: biete, prezzemolo, cicorie, zucchine, lattughe, rucola, carote, meloni, cetrioli, fagioli, basilico, scarola, endivie, cardi
A fine giugno maturano i
pomodori "Caprese"
i "Fragolino"
sono ancora verdi
i "San Marzano"
sono in piena produzione
gli zucchini
19-26 giugno
4-11 luglio
verdure da taglio e leguminose
Semina in vivaio o semenzaio: cavoli, carciofi
Trapianto: sedano
Semina a piena terra: finocchi, barbabietole, cipolle, biete, lattughe, rucola, endivie, carote, cicorie, remolacci, scarola, zucchine, prezzemolo, fagioli
18-26 luglio
3-10 agosto
verdure da taglio e leguminose
Semina in vivaio o semenzaio: lattughe, cicoria, endivia, carciofi, cipolle precoci
Trapianto: cavoli
Semina a piena terra: cima di rapa, cipolle precoci, rape, biete, lattughe, endivie, zucchine, spinaci, cicorie, scarola, prezzemolo, valeriana, finocchi, rucola, fagioli
20-27 maggio | 4-12 giugno |
verdure da taglio e leguminose | Semina in vivaio o semenzaio: cavoli, sedano |
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19-26 giugno | 4-11 luglio |
verdure da taglio e leguminose | Semina in vivaio o semenzaio: cavoli, carciofi |
18-26 luglio | 3-10 agosto |
verdure da taglio e leguminose | Semina in vivaio o semenzaio: lattughe, cicoria, endivia, carciofi, cipolle precoci |
Raccogliere i semi e conservarli per la semina del prossimo anno: consigli di Eduardo Lo Giudice.
Attorno ai semi di pomodoro c'è una gelatina contenente una sostanza che impedisce la germinazione. In natura, i semi cadono per terra e questa gelatina viene fermentata dai funghi e batteri nella terra durante l’inverno, ed il seme è pronto per germinare in primavera. Per avere una buona germinazione bisogna quindi far fermentare i semi per togliere questa gelatina prima di seccare i semi.
Per cominciare si individuano due o tre pomodori belli, sani e della prima fioritura, quindi sul livello più basso della pianta e ben maturi. Si taglia di traverso il pomodoro e si fa uscire fuori la polpa con un coltellino. Si estraggono i semi assieme al corpo gelatinoso che li contiene mettendoli in barattoli ben puliti con una etichetta autoadesiva portante il nome della varietà del pomodoro. Si conserva in ambiente fresco e all'ombra per circa 3 o 4 giorni sino a che non si crea una patina bianca in superficie formata da un fungo. Arrivato a questo punto si può togliere la patina e gettarla, si riempe il bicchiere di acqua, si agita un po’ottenendo così che i semi buoni e più pesanti, vadano a fondo, lasciando a galla la polpa fermentata e i semi vuoti. Facendo travasare l’acqua dal bicchiere si eliminano le parti leggere che galleggiano. Si riempie e si travasa fino a quando l’acqua non rimane limpida e i semi puliti. Si cola l'acqua e i semi in un passino e si sciacqua definitivamente. Poi si posano i semi umidi su un vetro, stendendoli con un coltellino e si fanno asciugare senza esporli al sole. Una volta ben asciutti si conservano germinativi per cinque anni.
16-24 agosto
1-8 settembre
verdure da taglio e leguminose
Semina in vivaio o semenzaio: lattughe invernali, cipolle bianche
Trapianto: cavoli
Semina a piena terra: cima di rapa, valeriana, cipolle precoci, finocchi, rucola, biete, ravanelli, carote, cipolle precoci, spinaci, endivie, cicorie, lattughe, rape, prezzemolo
Attorno ai semi di pomodoro c'è una gelatina contenente una sostanza che impedisce la germinazione. In natura, i semi cadono per terra e questa gelatina viene fermentata dai funghi e batteri nella terra durante l’inverno, ed il seme è pronto per germinare in primavera. Per avere una buona germinazione bisogna quindi far fermentare i semi per togliere questa gelatina prima di seccare i semi.
Per cominciare si individuano due o tre pomodori belli, sani e della prima fioritura, quindi sul livello più basso della pianta e ben maturi. Si taglia di traverso il pomodoro e si fa uscire fuori la polpa con un coltellino. Si estraggono i semi assieme al corpo gelatinoso che li contiene mettendoli in barattoli ben puliti con una etichetta autoadesiva portante il nome della varietà del pomodoro. Si conserva in ambiente fresco e all'ombra per circa 3 o 4 giorni sino a che non si crea una patina bianca in superficie formata da un fungo. Arrivato a questo punto si può togliere la patina e gettarla, si riempe il bicchiere di acqua, si agita un po’ottenendo così che i semi buoni e più pesanti, vadano a fondo, lasciando a galla la polpa fermentata e i semi vuoti. Facendo travasare l’acqua dal bicchiere si eliminano le parti leggere che galleggiano. Si riempie e si travasa fino a quando l’acqua non rimane limpida e i semi puliti. Si cola l'acqua e i semi in un passino e si sciacqua definitivamente. Poi si posano i semi umidi su un vetro, stendendoli con un coltellino e si fanno asciugare senza esporli al sole. Una volta ben asciutti si conservano germinativi per cinque anni.
16-24 agosto | 1-8 settembre |
verdure da taglio e leguminose | Semina in vivaio o semenzaio: lattughe invernali, cipolle bianche |
Semine in autunno-inverno
Questa è la stagione dei finocchi, del trapianto delle insalate e cicorie invernali, verdi e rosse, della semina di piselli e fave, della messa a dimora delle cipolle e aglio in bulbo, della raccolta degli ultimi frutti, come i kiwi, ma anche di molti altri lavori quali la potatura di molti alberi da frutto, soprattutto dei piccoli frutti, la costruzione di piccole serre e ripari per l'inverno.
A proposito del Kiwi: il nome scientifico è Actinidia chinensis, è una pianta da frutto, o meglio una liana rampicante, originaria della Cina, vi sono piante maschio e piante femmina che producono i frutti che sono bacche ovali allungate con buccia robusta coperta da da una folta peluria, noi coltiviamo generalmente la varietà Hayward. Ha una polpa verde intensa, bianca al centro, con numerosi semi neri, è ricco di potassio e vitamina C (85 mg di vitamina C ogni 100 g), ma contiene anche vitamina E, calcio, fosforo, magnesio e il 16 % di fibra; ha azione dissetante e rinfrescante, diuretica e depurativa.
Quando si raccolgono i frutti, conviene spazzolare bene la buccia per eliminare, se presente, la polverina sopra la peluria: è un fungo chiamato botrytis cinerea (vedi foto a destra) e la malattia che ne deriva è chiamata Botrite, che fa marcire il frutto. Poi si possono deporre in sacchetti di plastica e, successivamente, per favorire la maturazione si mettono alcuni kiwi accanto ad una mela. Una volta maturi si conservano in frigo per pochi giorni.
15-23 settembre
1-7 ottobre
verdure da taglio e leguminose
Semina a piena terra: cima di rapa, valeriana, finocchi, rucola, biete, ravanelli, carote, spinaci, endivie, cicorie, lattughe, rape, prezzemolo, piselli, fave
Trapianto: cavoli, cipolle precoci, carciofi, aglio e cipolle in bulbo
14-23 ottobre
30 ottobre-6 novembre
verdure da taglio, piselli, fave
Semina a piena terra: cima di rapa, piselli, fave
Trapianto: bulbilli di cipolla, cipolle precoci, carciofi, aglio
13-21 novembre
28 novembre-5 dicembre
13-21 dicembre
28 dicembre
piselli, fave
Semina a piena terra: piselli, fave
Trapianto: bulbilli di cipolla, aspargi, carciofi, aglio
A proposito del Kiwi: il nome scientifico è Actinidia chinensis, è una pianta da frutto, o meglio una liana rampicante, originaria della Cina, vi sono piante maschio e piante femmina che producono i frutti che sono bacche ovali allungate con buccia robusta coperta da da una folta peluria, noi coltiviamo generalmente la varietà Hayward. Ha una polpa verde intensa, bianca al centro, con numerosi semi neri, è ricco di potassio e vitamina C (85 mg di vitamina C ogni 100 g), ma contiene anche vitamina E, calcio, fosforo, magnesio e il 16 % di fibra; ha azione dissetante e rinfrescante, diuretica e depurativa.
Quando si raccolgono i frutti, conviene spazzolare bene la buccia per eliminare, se presente, la polverina sopra la peluria: è un fungo chiamato botrytis cinerea (vedi foto a destra) e la malattia che ne deriva è chiamata Botrite, che fa marcire il frutto. Poi si possono deporre in sacchetti di plastica e, successivamente, per favorire la maturazione si mettono alcuni kiwi accanto ad una mela. Una volta maturi si conservano in frigo per pochi giorni.
15-23 settembre | 1-7 ottobre |
verdure da taglio e leguminose | Semina a piena terra: cima di rapa, valeriana, finocchi, rucola, biete, ravanelli, carote, spinaci, endivie, cicorie, lattughe, rape, prezzemolo, piselli, fave |
14-23 ottobre | 30 ottobre-6 novembre |
verdure da taglio, piselli, fave | Semina a piena terra: cima di rapa, piselli, fave |
13-21 novembre | 28 novembre-5 dicembre |
13-21 dicembre | 28 dicembre |
piselli, fave | Semina a piena terra: piselli, fave |